mark baskett
"Nachts sind alle Katzen grau Pendant la nuit tous les chats sont gris Di notte tutti i getti sono grigi In the night all the cats are grey" ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() gesso su muso "Sechs Schweizer Bilder Six suisse tableaux Sei disegni svizzeri six swiss pictures ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() pastelli a olio e matita su carta ![]() ![]() ![]() pastelli a olio e matita su carta ![]() ![]() ![]() pastelli a olio e matita su carta ![]() ![]() ![]() pastelli a olio e matita su carta ![]() ![]() ![]() pastelli a olio e matita su carta ![]() ![]() ![]() pastelli a olio e matita su carta ![]() ![]() ![]() ![]() visto dall'esterno, durante la notte: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() „Di notte i gatti sono grigi“ („In the night all the cats are grey“) Descrizione: Sembra che non ci sia nessuna esposizione, che tutto sia ancora in costruzione. Della carta da giornale copre tutte le vetrine dello spazio espositivo. Con un secondo sguardo diventa chiaro che la medesima è stata stracciata ed arrangiata per ogni vetrina, e che non si tratta di una veloce copertura. Entrando nello spazio si hanno maggiori chiarimenti sull’esposizione. Quattro grandi light boxes sono stati installati dietro le vetrine. Sulla destra una fila di sedie sono allineate contro il muro sopra il quale è scritto il titolo della mostra. Nella parte posteriore dello spazio sono appesi sei piccoli disegni ognuno dei quali descrive scene o fatti osservati dall’artista in Svizzera. Di notte il giornale si illumina e rivela sei figure luminose. Ogni figura è la versione ingrandita di un immagine tratta da un negativo. Ogni figura dirige il suo sguardo verso qualcosa di situato all’esterno della cornice illuminata. Questa esposizione invita alla valutazione, alla misurazione ed al giudizio. Infatti questi sono i temi centrali che il progetto segue ed ha meno a che fare con il gusto estetico quanto più col porre la questione al pubblico di che ruolo, se ce n’è uno, ha l’arte nella creazione di una percezione visiva. Le immagini illuminate vengono usate sia come strategia di composizione rappresentando persone e luoghi, sia che come attrezzo concettuale per metter in questione regole e strutture della rappresentazione altrui. Questo si tratta in un senso di un progetto storico, con una lunga referenza partendo dalle immagini illuminate della dottrina cristiana ai congegni di immagini fino alle composizioni strategiche di film contemporanei e della cultura dei media. Entrambe le immagini grandi delle vetrine dello spazio espositivo come anche i disegni di piccolo formato esposte all’interno dello spazio mostrano un processo di osservazione che in relazione con questa tradizione di fare arte che è riconoscibile dalla struttura e dalla forma. È nell’atto del riconoscimento che l’artista tenta di porre in questione ciò che vediamo. Quando spiegazioni, storie ed altre cornici concettuali vengono usate per caratterizzare l’atto di guardare cosa viene tagliato fuori, omesso e/o lasciato da parte? Toccherà forse all’osservatore di riempire i dettagli della struttura del progetto. Questa mostra non indica un chiaro percorso storico dal passato al presente delle immagini illuminate, ma piuttosto è un invito allo spettatore di scoprire il proprio cammino tra la convenzione visuale e la soggettiva interpretazione nell’atto dell’osservazione. Curriculum Vitae: Mark Baskett: attualmente segue il programma MFA “Kunst im öffentlichen Raum und neue künstlerische Strategien” all’Università Bauhaus a Weimar, Germania. Diplomato (BFA) in Nuova Zelanda nel 2001. Ha partecipato a vari esposizioni collettive e personali in Nuova Zelanda prima di giungere in Europa nel 2005. Quel che è centrale nella sua produzione artistica è la questione di quel che rinforza e caratterizza l’esperienza del vedere immagini, oggetti ed altro. Al di fuori dei suoi studi a Weimar vive a Zurigo con sua moglie. ![]() per ulteriori informazioni per favore rivolgersi a info@niska.ch oppure direttamente a M.Baskett@massey.ac.nz << torna al programma 2006 ![]() |